epigenética y ovodonación

In che modo l’epigenetica può influenzare il processo di donazione di ovuli?

Prima di addentrarci nel tema dell’epigenetica, dobbiamo sapere cosa comporta la trasmissione del DNA di generazione in generazione. Il DNA, o acido desossiribonucleico, è il materiale che contiene le informazioni ereditarie degli organismi viventi. Quasi tutte le cellule di una persona avranno lo stesso DNA. Una proprietà importante è che può replicarsi, cioè fare copie di se stessa e trasmettere le sue informazioni a ogni nuova cellula che si forma nel nostro corpo.

 

Negli esseri umani, la nostra genetica è determinata da 23 coppie di cromosomi; ogni coppia di cromosomi viene trasmessa da ciascuno dei nostri genitori, quindi siamo un mix genetico 50/50 dei nostri genitori. Ma ora dobbiamo chiederci: è questa l’unica influenza? Siamo determinati dalle informazioni della sequenza del nostro DNA? È qui che entra in gioco l’epigenetica.

epigenetica e donazione di ovuli

Per sapere cos’è l’epigenetica, dobbiamo innanzitutto conoscerne la definizione: si tratta di modifiche del DNA senza cambiarne la sequenza, che possono influenzare l’attività genetica. In altre parole, l’ambiente in cui si esprime il DNA delle nostre cellule può influenzare il nostro assetto fisico e psicologico.

 

Queste modifiche sono note come cambiamenti epigenetici e rimangono durante la divisione delle cellule, venendo persino ereditate di generazione in generazione. Anche le influenze ambientali, come la dieta, le abitudini, lo stile di vita e l’esposizione agli inquinanti, possono influenzare l’epigenoma.

 

 

Epigenetica e donazione di ovuli

 

La donazione di ovuli è un trattamento di riproduzione assistita molto comune per le donne anziane o con una patologia che impedisce loro di diventare madri con i propri gameti. Questo trattamento richiede solo un utero sano per poter portare avanti una gravidanza. Consiste nell’utilizzo di ovuli di giovani donne di età compresa tra i 18 e i 35 anni, donati in modo altruistico, volontario e anonimo, fecondati con lo sperma del partner o di un donatore. I donatori vengono sottoposti a uno screening preliminare e selezionati in base alle caratteristiche fisiche della coppia ricevente. Una volta selezionato e assegnato il donatore, gli embrioni vengono creati in laboratorio e trasferiti alla madre incinta al quinto giorno di sviluppo, come di consueto. In un processo di donazione di ovuli, la genetica della donatrice è presente, ma grazie all’azione dell’epigenetica, un bambino erediterà tratti e caratteristiche della madre donatrice di ovuli.

epigenetica e donazione di ovuli

Pertanto, nel processo di ovodonazione, l’epigenetica influisce già durante la gravidanza; l’ambiente in cui si troverà il feto può modificare l’espressione dei geni del DNA. In altre parole, tutte le cellule avranno le stesse informazioni genetiche, ma quali di queste informazioni vengono espresse dipende anche dall’ambiente in cui l’organismo si sviluppa. Sebbene la sequenza genetica in quanto tale non venga alterata, durante i nove mesi di gravidanza la gestante è in grado di modulare l’espressione genetica del suo futuro figlio. Questo scambio tra l’endometrio e l’embrione spiega perché molti bambini nati tramite donazione di ovuli assomigliano alle loro madri. Vale a dire che se due donne incinte portassero in grembo lo stesso embrione (stesso materiale genetico, anche se si tratta di un caso ipotetico) non sarebbero identici, ognuno di essi avrebbe l’influenza della madre che lo ha gettato, e l’informazione genetica dell’embrione potrebbe persino essere modificata. Questi cambiamenti possono essere determinati, come già detto, dallo stile di vita della gestante, dalla sua alimentazione, dallo stress che può subire durante la gravidanza o dall’esposizione a diverse sostanze.

 

In breve, l’espressione del DNA non è l’unico fattore che determina l’aspetto del bambino: l’ambiente in cui il bambino cresce e l’influenza della famiglia sul bambino faranno sì che quest’ultimo sviluppi caratteristiche che lo fanno assomigliare persino alla madre incinta.